La durata di svolgimento dello studio elettrofisiologico è di circa 45 – 50 minuti. Il paziente che sarà sottoposto all'accertamento riceverà un'anestesia locale nella zona dove s'effettuerà la puntura, di solito a livello femorale. In questo senso s'inseriscono due cateteri attraverso un vaso sanguigno di calibro superiore, fino al cuore. I cateteri s'assomigliano a cavi flessibili, molto sottili, di 2 mm di diametro, che sono manipolati con l'aiuto della radioscopia e servono alla registrazione permanente dell'attività cardiaca e alla stimolazione elettrica, collegandoli ad uno stimolatore esterno. Inoltre, per stabilire il diagnostico, bisogna somministrare anche alcune sostanze farmaceutici nel corso del procedimento.
I benefici della procedura sono superiori ai rischi che possono intervenire, motivo per cui si considera che la procedura vale la pena. La puntura sul tegumento può provocare alcune complicanze, come per esempio la formazione di un ematoma locale che si assorbirà da solo con il tempo. Le complicanze maggiori appariscono in modo assolutamente eccezionale, cioè 1 di 3.000 casi, e consistono in emorragie che necessitano l'effettuazione di trasfusioni, embolia polmonare od embolia sistemica e perforazione cardiaca con tamponamento cardiaco. In caso di complicanze, il personale medico è istruito e dispone dei mezzi necessari per risolvere le situazioni verificate.
Gli studi elettrofisiologici sono indagini utilizzate nella rilevazione dei tipi di aritmie, testando l'attività elettrica del cuore per scoprire il luogo di provenienza di un certo ritmo cardiaco anormale. Il test elettrofisiologico può diminuire significativamente il rischio dell'aritmia spontanea ed aiuta il personale medico ad offrire ai pazienti la terapia più adeguata.
I primi giorni o settimane dopo l'intervento, il paziente deve recuperarsi. La piaga si guarirà gradualmente. Si sentirà meglio. All'inizio potrà realizzare la presenza del stimolatore, ma dopo un po' non se ne accorgerà più.
Immediatamente dopo l'intervento, il paziente dovrà:
Di solito, la visita di monitoraggio succede nello studio del medico o alla clinica. La visita non è dolorosa. Dopo un breve esame, il clinico o il dottore attacca di solito gli elettrodi ECG sul petto.
Mette poi il bastone sul petto ed utilizza il dispositivo di programmazione (computer che comunica con lo stimolatore cardiaco) per affissare e stampare le informazioni raccolte sul cuore e stimolatore cardiaco. Con quest'informazione, il medico può verificare le impostazioni dello stimolatore. Se sono necessarie modifiche, possono essere effettuate sul posto. Si verificherà altresì la batteria dello stimolatore.
Dovrà informare il medico o il dottore su qualsiasi problema verificatosi con riferimento allo stimolatore cardiaco, cuore o sua condizione sanitaria in genere. E' anche un buon momento per porre domande sullo stimolatore cardiaco.
Il periodo di recupero per ogni persona è diverso, ma probabilmente il paziente potrà ritornare ad una vita normale, con piccoli cambi. La ferita deve essere completamente guarita prima di ritornare alle attività quotidiane usuali. Dovrà parlare con il suo medico su quanto rapidamente potrà ritornare a lavoro, guidare l'auto, fare esercizi fisici o andare in viaggio.
Dopo aver lasciato l'ospedale, il paziente dovrà aspettare qualche mese per abituarsi alla nuova situazione. Parlerà con la famiglia e gli amici sul defibrillatore. Anche se questo non può guarire la malattia cronica del paziente, gli può offrire un grado elevato di sicurezza. I dubbi e le paure iniziali possono essere spesso superati per conversazioni.
La maggior parte dei pazienti s'accomodano rapidamente al defibrillatore. Per questi, il defibrillatore rappresenta l'opportunità di avere di nuovo una vita attiva. Nella maggior parte dei casi, il defibrillatore può prevenire l'effetto delle possibili tachicardie, e quindi i pazienti possono usufruire di un miglioramento reale della qualità della vita.
Immediatamente dopo l'intervento, il paziente bisogna stare attento ad alcune cose. Dovrà osservare la cicatrice ed informare immediatamente il dottore se diventa rossa, gonfia o purulenta. I primi giorni no dovrà muovere troppo la spalla vicina all'impianto, per non affettare il processo di guarigione. Poi si potrà muovere liberamente, senza restrizioni della mobilità della spalla. Inoltre, si raccomanda di non sollevare oggetti pesanti all'inizio. Dopo un colloquio con il suo dottore, le passeggiate, gli sport o i bagni non rappresentano un problema. I vestiti non devono essere troppo stretti intorno alla spalla, per prevenire l'irritazione. Non effettuare movimenti troppo larghi con le braccia, perché questo può causare una tensione nociva sugli elettrodi.
Dopo la guarigione completa, nulla osta alla ripresa di uno stile di vita attivo. Fino a quando il medico non ha obiezioni e fino a quando si sente bene, il paziente può fare quello che vuole. Avendo un defibrillatore impiantato, la maggior parte dei pazienti possono migliorare il livello d'attività, visto che il defibrillatore rimuove la paura di essere impotente durante un attacco di aritmia.
Quello che più importa nella ripresa di uno stile di vita attivo, è che il paziente si deve sentire bene in tutto quello che fa.
Può cominciare ad essere attivo di nuovo a lavoro e a casa. Certo che dovrà evitare qualche attività, come ad esempio l'arrampicata su ponteggi e scale mobili, saldatura o la navigazione da solo, perché durante queste attività, una breve vertigine può mettere in pericolo sia il paziente, sia gli altri. Può fare spese ogni giorno, senza paura. Gli dispositivi antifurto esistenti all'entrata e uscita di certi negozi non presentano di solito alcun rischio per il paziente con un impianto di defibrillatore. In ogni caso, per essere sicuro, dovrebbe superare queste zone rapidamente, senza fermarsi.
Altre attività, come ad esempio l'uso del computer o degli elettrodomestici, sono possibili senza alcun problema. Praticamente, è impossibile che il suo defibrillatore sia influito dalla vicinanza dei campi elettromagnetici usuali. In ogni caso, una distanza minima di circa un braccio dovrebbe essere mantenuta rispetto a certi dispositivi. Il paziente potrà inoltre riprendere i vecchi divertimenti, come si vuole.
Come portatore di defibrillatore, potrà utilizzare gli apparecchi elettrodomestici senza alcuna restrizione, a condizione che siano correttamente messi a terra e che non cerchi di ripararli.
In caso di apparizione di una tachicardia, il defibrillatore cercherà di fermarla in modo delicato, con una stimolazione antitachicardica.
Qualora questo tentativo fallisce, si applicherà una scossa elettrica di cardioversione o defibrillazione. In questo caso, dovrà fare attenzione ai seguenti aspetti:
In genere i pazienti capiscono che quest'azione è necessaria e l'accettano. Dopo tutto, il disturbo di ritmo è pericoloso, non il defibrillatore. Questa cosa vale anche per la sensazione di svenimento che potrebbe apparire. Questa sensazione è causata dall'aritmia e non dal defibrillatore. Il defibrillatore vi fa sentire più sicuri che le situazioni critiche saranno superate con successo.
I pazienti sentono la scossa del defibrillatore in vari modi. L'impulso elettrico può essere risentito come un colpo forte o anche doloroso nel petto. I muscoli del petto e della parte superiore del braccio si possono contrattare così forte che potrà saltare impaurito. Non deve aver paura di queste cose, perché esse rappresentano una prova che il defibrillatore sta funzionando bene.